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FERMINO GIACOMETTI – ELENA GOZZOLI
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Lโ€™Istituto grafologico G. Moretti ufficializza la costituzione del G.O.R.S.F.I.D. Moretti -IGM Consulting. Dopo una sperimentazione molto positiva protrattasi per alcuni anni, il Gruppo assume una identitร  precisa come organo finalizzato ad arricchire in senso interdisciplinare lโ€™attivitร  di formazione e consulenza dellโ€™Istituto grafologico G. Moretti. Gli Autori della Presentazione ne indicano sinteticamente gli scopi istituzionali, la struttura, il metodo di lavoro, i progetti in atto e in elaborazione.
ANNA RITA GUAITOLI
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(Riflessioni leggere aperte al presente)
Affinchรฉ la grafologia si affermi come scienza e non resti una tecnica da utilizzare a scopi utilitaristici, รจ necessaria una collaborazione fattiva tra le scuole.
Nella speranza di favorire un arricchimento reciproco delle analisi, si propone il confronto tra alcuni aspetti delle metodiche francesi e morettiane attraverso stralci di lettura delle opere dei capiscuola. In particolare, si propone una riflessione sul Largo tra parole eccessivo: sempre piรน dominante nelle scritture degli attuali adolescenti.
ANTONELLA ROGGERO
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Questo articolo propone una lettura del Disuguale metodico in un confronto vivo e attuale con la filosofia che da Husserl e Heidegger a Levinas, Merleau-Ponty, Ricล“ur, Derrida ha cercato le tracce della trascendenza nellโ€™immanenza, partendo dallโ€™uomo, giungendo a ri-scoprire lโ€™umano presentimento di ulterioritร  nella ricchezza, e non nel limite, della peculiaritร  personale (prossimitร ) di ogni creatura. La lettura del Disuguale metodico apre anche al confronto con le neuroscienze, con la fisica quantistica e con la psicologia (in particolare sono citati il carteggio tra Jung e Pauli e la concezione dellโ€™ordine implicato di Bohm, che supera la tendenza scientifica al riduzionismo meccanicistico), ambiti di studio che hanno trovato accordo nel concepire una realtร  capace di comprendere il valore dellโ€™umana esperienza in relazione allโ€™attuale concezione dello spaziotempo, secondo la teoria del campo, di non linearitร  del tempo e di sincronicitร , una visione che ci introduce allโ€™esistenza di una realtร  fisica cui sottostร  una realtร  altra, oltre la fenomenica sensorialitร , che la ritmica morettiana del Disuguale metodico giร  contemplava.
DAMIANO CAROPRESE
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Il presente articolo fa riferimento alla ricerca pubblicata nellโ€™Universal journal of psychology e condotta dallo psicologo clinico Pierre Etienne Cronje in collaborazione con lโ€™universitร  del Sud Africa: essa dimostra la validitร  dellโ€™analisi grafologica come strumento usato per la valutazione psicologica in stretta collaborazione con professionisti di altre discipline. Senza alcuna pretesa di esaustivitร , lo studio in questione conferma la validitร  dellโ€™utilizzo della grafologia anche in ambito clinico e (soprattutto) dimostra quanto lโ€™onestร  intellettuale di scienziati che si avvalgono dello strumento grafologico senza pregiudizi nรฉ preclusioni di sorta porti a risultati utili al benessere individuale prima ancora che a quello di โ€œcategorieโ€ di appartenenza.
GIANCARLO ANTONIOLI
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Nella ricerca di un paradigma e di uno statuto per la grafologia, conviene riflettere sui ripensamenti dell’epistemologia circa gli esiti di un pensiero e del discorso scientifico “forte” che troppo spesso ignora, ancora oggi, al confine tra scienza e pseudoscienza, la crisi della veritร  scientifica che giร  si andava delineando nel secolo breve. Il paradigma indiziario delineato da Carlo Ginzburg sembra connettersi a temi quali la “passione predominante” di Moretti, “il pattern che connette” e il “pensare per storie” di Gregory Bateson, il bisogno di una “thick description” evocata dall’antropologia interpretativa e ci aiuta ad abbandonare il dilemma di una grafologia stretta tra lo stigma della pseudoscienza e la chimera di un pensiero scientifico “forte”, entrato giร  pienamente in crisi nel secolo scorso.
PIETRO PASTENA
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Fin dalle origini la grafologia si pone come problema filosofico, tanto che Michon la definisce come โ€œla filosofia della manifestazione dellโ€™anima attraverso la scritturaโ€. Si vedrร  allora in che modo, fra Seicento e Ottocento, la grafologia delle origini si fonderร  sulla fisiognomica, ma facendo anche riferimento, in modo diverso, ad Aristotele cosรฌ come alla dottrina degli umori, alle filosofie di Condillac o di Cabanis, oppure alle scoperte delle funzioni cerebrali, e ancora al paradigma tassonomico delle scienze naturali, fino alla formalizzazione della grafologia stessa in un sistema organico di segni.
IRIDE CONFICONI
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Canonizzato recentemente da papa Francesco (2022) Charles de Foucauld รจ stata una figura assai particolare che merita di essere conosciuta in modo ampio: lโ€™analisi della scrittura ci offre questa opportunitร . Lo stesso Moretti lโ€™aveva giร  esaminata ne โ€œI grandi dalla scritturaโ€ (Messaggero, Padova, 2009): si riprende e si aggiorna qui lโ€™approccio morettiano sperando di fare cosa utile e gradita ai lettori.
CLAUDIA DANDER
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Gรผnter Grass, premio Nobel per la letteratura, รจ conosciuto in tutto il mondo come scrittore, ma molto meno come pittore, disegnatore e scultore. La sua creativitร  aveva bisogno di espandersi in piรน ambiti e lo portรฒ a fondere i vari mezzi espressivi, lโ€™uno nellโ€™altro. Molti disegni e acquerelli riportano testi scritti a mano come parte integrante della composizione e le parole, al di lร  del loro significato semantico, diventano esse stesse immagini. Il dialogo tra due linguaggi cosรฌ affini, come la scrittura e il disegno, aumenta e potenzia lโ€™espressione artistica.
ESTER DOSCH (traduzione di Claudia Dander)
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Con questo articolo la grafologa svizzera Esther Dosch cerca di indagare la scrittura molto complessa e intrinsecamente contraddittoria del premio Nobel Gรผnter Grass. Senza dare subito la sua interpretazione psicologica, invita i lettori a sperimentare la somiglianza tra la testimonianza letteraria e la grafia.
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